In questo articolo cercherò di portare chiarezza ad un argomento controverso, quasi fosse una filosofia piuttosto che un punto scientifico dimostrato: sono migliori le lenti semirigide (RGP) o morbide?
La domanda suona simile alla seguente, riferita al mondo delle auto: è meglio una Smart o una jeep?
Per chi lavora in campagna sono certo che la Smart non sia l’ideale..
Ho reso l’idea: le lenti a contatto sia come tipologia (semirigida o morbida), sia come periodicità (giornaliere, settimanali, mensili, trimestrali, semestrali, annuali), vengono scelte dall’ottico professionista in base alle esigenze e al difetto del cliente.
L’ottico optometrista deve considerare:
1) Pattern giornaliero (lavoro, stile di vita, sport etc..
2) Secchezza oculare
3) Qualità lacrimale
4) gradazione e tipologia del difetto ametropico
5) Carattere del cliente
6) Storia contattologica del cliente
7) necessità e possibilità economiche del cliente
8) caratteristiche corneali ed eventuali distorsioni secondarie
Detto questo parliamo dei vantaggi obbiettivi delle lenti in questione:
Morbide:
Vantaggi
1)Più confortevoli
2)Più semplici da portare
3)Più semplici da applicare per l’ottico
4)Più idrofile (interazione con l’acqua)
5)In caso di smarrimento costano meno delle semirigide
6)Non provocano cicatrici corneali a lungo andare (come nel caso di semirigide)
7)Stabilizzazione immediata dell’immagine dopo amiccamento, movimento basso e lento
8)maggior campo visivo a fuoco, la zona ottica prende tutta la zona limbare
Semirigide
Vantaggi
1)Minori infezioni, infiammazioni rispetto M
2)Più ore di porto rispetto M
3)Minori casi di allergie rispetto M
4)Minori depositi proteici rispetto M
5)Più idonee per occhi secchi
6)14 ore di porto giornaliere contro le 8 delle M
7)migliori in presenza di cheratocono
8)migliore per l’ossigenazione oculare
9)Miglior rapporto prezzo/tempo prima del cambio periodico (2 anni)
Dopo questa breve distinzione, vediamo che le semirigide sono più idonee a persone con problemi particolari: soggetti che devono portare tutto il giorno le lenti a contatto per vari motivi (lavorativi, oppure perchè con occhiali vedono meno con alte gradazioni), soggetti con occhi con scarsa lacrimazione con esito negativo sulle morbide etc..
Rimane il fatto che le semirigide siano sempre più accantonate per il fastidio iniziale nel portarle che rimane, inutile negarlo, l’unico vero motivo per il quale oggi siano considerate delle lenti “per casi particolari” o “per casi limite”
Personalmente sono un sostenitore delle morbide, soprattutto ora che hanno raggiunto dei livelli eccezionali di ossigenazione ed idrofilia; lascio le RGP per i vecchi portatori o per casi particolari.
A livello di manutenzione mi permetto di dire che i costi sono inferiori per le RGP, soprattutto per i clienti che hanno depositi proteici e lacrimazione grassa: in questi casi devono aggiungere alle soluzioni uniche anche prodotti per una pulizia più profonda.
Massimo Burla
Ottico optometrista ottica Burla Viterbo